I dati forniti dal Ministro nel corso del question time a una interrogazione del M5S: per il prossimo a.s. le nomine saranno necessariamente limitate al numero suddetto, vista l'incidenza preponderante della ultima riforma del sistema pensionistico. Fornite anche le stime del turn over del personale docente per i prossimi anni scolastici: si tratta di circa 44.000 unità di personale docente e Ata. Per il M5S sono cifre irrisorie.
Subito 15mila assunzioni e 59mila nel prossimo quadriennio. Sono le stime fornite dal ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, rispondendo nel pomeriggio del 19 giugno durante il question time alla Camera una interrogazione del M5S.
Nell'anno scolastico 2013-2014 il piano triennale di assunzioni a tempo indeterminato di personale scolastico previsto dal decreto legge n. 70 del 2011 "giungerà a conclusione con la richiesta di immissione in ruolo di circa 15.000 precari e potrà essere avviata la programmazione delle nuove assunzioni previa verifica delle disponibilità esistenti", ha detto Carrozza.
Che poi ha aggiunto: "proprio per l'anno scolastico 2013-2014 le nomine - ha spiegato il ministro - saranno necessariamente limitate al numero suddetto, vista l'incidenza preponderante della ultima riforma del sistema pensionistico sulle cessazioni dal servizio al prossimo primo settembre 2013.
In particolare, le stime del turn over del personale docente per i prossimi anni scolastici sono di circa 44.000 unità di personale docente e Ata. Da tali dati emerge che l'entità del personale che potrà essere assunto in conseguenza diretta del turn over ammonta complessivamente a circa 59.000 unità nel prossimo quadriennio. Naturalmente tale stima - ha aggiunto il ministro - vale a normativa vigente tanto per ciò che riguarda i requisiti minimi per il pensionamento, tanto per ciò che attiene alla gestione degli organici".
Il ministro ha quindi ribadito che "é allo studio la definizione di un nuovo piano triennale di immissioni in ruolo (2014-2017) del personale precario che consenta di ridurre il numero di soggetti che ancora prestano servizio nella scuola con contratti a tempo determinato", nonché misure "per introdurre, gradualmente e compatibilmente con le risorse disponibili, l'organico funzionale del sostegno (raggiungere la sostanziale equivalenza tra organico di diritto e di fatto nel sostegno con l'inquadramento in ruolo dei circa 30.000 docenti di sostegno che vengono utilizzati annualmente) e in prospettiva l'organico funzionale, come nuovo metodo di gestione degli organici".
Francesco D’Uva, del M5S, si è detto insoddisfatto della risposta del Ministro. A cui non ha però dato la responsabilità della mancata assunzione dei “300mila precari della scuola italiana”. La colpa, ha dichiarato nella replica al ministro Carrozza, “è colpa di questo Governo, che – ha aggiunto D’Uva – non sembra goler fermare la politica dei tagli alla scuola. Né dare seguito ai tanti annunci fatti in sede di campagna elettorale”. Il rappresentante del movimento guidato da Beppe Grillo ha anche colto l’occasione per ricordare ai responsabili del Governo Letta i comparti “da cui sottrarre risorse per darle alla scuola pubblica: l’Expo 2015, le province, i fondi all’editoria, gli F35, la guerra in Afghanistan…”. di Alessandro Giuliani La Tecnica della Scuola 19.6.2013
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