Dal
 1° gennaio 2011, dunque, la ritenuta previdenziale per il TFR che 
gravava sullo stipendio dei dipendenti statali non era dovuta, come ha 
sentenziato la Corte Costituzionale (sentenza n. 223 depositata l’11 
ottobre 2012).
Per effetto di quella 
sentenza vi sono ora due buone notizie: dovrebbe esserci il rimborso 
delle ritenute indebitamente operate e non dovrebbe esserci più 
mensilmente la ritenuta sullo stipendio.
Tuttoscuola
 ha calcolato l’importo del rimborso per due anni, prevedendo che il 
nuovo regime previdenziale si applichi a decorrere dal 1° gennaio 
prossimo.
Come si può rilevare dalla nostra tabella (http://www.tuttoscuola.com/ts_news_555-1.docx ),
 i rimborsi vanno dal minimo di 669 euro per l’iniziale del 
collaboratore scolastico al massimo di 1.556 di un DSGA a fine carriera.
Per
 i docenti di scuola infanzia e primaria l’importo dei rimborsi è 
compreso tra i 903 euro di inizio carriera e i 1.329 di fine carriera.
Per
 i docenti di scuola secondaria di I grado l’importo dei rimborsi è 
compreso tra i 974 euro di inizio carriera e i 1.462 di fine carriera.
Per
 i professori di scuola secondaria di II grado l’importo dei rimborsi è 
compreso tra i 974 euro di inizio carriera e i 1.529 di fine carriera.
In
 attesa dei rimborsi, lo stipendio mensile, per effetto della ritenuta 
cancellata, dovrebbe aumentare di un importo compreso tra i 25 euro 
dell’iniziale del collaboratore scolastico e 55 del prof di secondaria 
superiore a fine carriera.
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