La Proposta
di Legge 953 è una legge che nasce nel
chiuso di una Commissione Parlamentare, senza un ampio dibattito nella società, mentre i tagli delle risorse e le cattive riforme stanno
distruggendo la Scuola statale.
una legge sul
governo della Scuola che attraverso un ampio dibattito rafforzi la democrazia scolastica.
La Proposta
di Legge 953 è una legge secondo cui ogni
scuola si adegua alle diverse realtà sociali ed economiche non per rimuovere, ma
per consolidare le disuguaglianze economiche e sociali; esattamente il contrario di quanto previsto dalla
Costituzione. Ci saranno scuole con molte disponibilità e scuole
marginali.
una scuola che possa
garantire a tutti un’istruzione qualificata e che intervenga per superare le situazioni di svantaggio e
disuguaglianza.
La Proposta
di Legge 953 limita il ruolo degli organi di
democrazia scolastica e rafforza il ruolo
manageriale di natura privatistica del Dirigente Scolastico.
una scuola governata in
modo democratico con piena responsabilizzazione di tutte le componenti della
scuola (insegnanti, ATA, genitori, studenti), i cui organi e componenti siano equiordinati e non
gerarchizzati.
La Proposta
di Legge 953 trasforma l’istruzione
scolastica in un servizio che privilegia le diverse richieste
dell’utenza.
una scuola che,
garantendo a tutti una formazione qualificata, si
proponga anzitutto la formazione democratica delle nuove generazioni:
non servizio a domanda individuale, ma strumento
dell’interesse generale.
La Proposta
di Legge 953 prevede una scuola facilmente
condizionabile, attraverso contributi
economici che possono essere anche finalizzati e la presenza di membri esterni nel Consiglio
dell’Autonomia.
una scuola aperta al
confronto con le realtà esterne, luogo di libera dialettica democratica,
finanziata in maniera adeguata dallo Stato
e autonoma da ogni condizionamento di qualsiasi
natura.
La Proposta
di Legge 953 ribadisce il ruolo preminente e
verticistico del Ministro e degli strumenti di intervento (INVALSI,
regolamenti, linee di indirizzo) con una
forte limitazione della libertà di insegnamento.
un governo democratico
della scuola a tutti i livelli, compresi quelli nazionali: per garantire la libertà di insegnamento e l’effettiva
autonomia dagli esecutivi e dai poteri esterni.
La Proposta
di Legge 953 smantella il sistema scolastico
statale e prevede un sistema di scuole, ognuna con una propria caratterizzazione (statuto)
in un sistema nazionale comprensivo di scuole
statali e scuole private (anche confessionali).
un sistema scolastico
statale con il compito primario di garantire un’istruzione laica e
democratica; una scuola statale distinta da
quelle private che, ancorché paritarie, possono essere di orientamento
confessionale.
La Proposta
di Legge 953 delega al Ministro la normativa
di attuazione, accentuando il carattere
ministeriale della scuola.
che le norme generali
dell’istruzione siano riservate al Parlamento, perché la scuola statale non può essere espressione della
maggioranza di governo.
La Proposta
di Legge 953 demanda alle Regioni la
competenza di disciplinare la forma di partecipazione a livello
territoriale, non definendo alcun
principio.
che le forme di governo e
di partecipazione del sistema scolastico statale spettino, a garanzia dell’unitarietà del governo
della scuola, alle leggi dello
Stato.
La Proposta
di Legge 953 rappresenta una scuola
privatizzata, nella sua organizzazione aziendalistica e nelle finalità
prioritarie, e nello stesso tempo
centralista e ministeriale.
La Proposta
di Legge 953 configura una scuola che
diventa strumento e luogo di disuguaglianza.
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