Troviamo traccia della notizia solo su Facebook e su un blog da cui è tratta l'immagine che vedete qui sopra.
Ci sembra doveroso ricordare Carmine con le parole dei colleghi.
"Una tragedia terribile, un collega si è suicidato
Ieri volontariamente uno di noi è volato via: la disperazione per un
salvaprecari che non esce , avere 50 anni e stare ad aspettare una
telefonata che nn arriva ,essere eternamente in attesa di un lavoro che
ogni anno è sempre più irraggiungibile porta ad estremi gesti.
Credete che la moglie e le due figlie dovranno ringraziare la Gelmini o Profumo?
Ciao Carmine
Cerbera e scusami se non ho capito quanto fosse importante per te
questa maledetta scuola su cui hai investito tempo e denaro."
Certe notizie ti fracassano lo stomaco,sono una pugnalata allo
stomaco,ti rendono impotente, mentre nell' archivio della memoria ti si
squadernano i ricordi di tante lotte e manifestazioni.CARMINE
CERBERA,uno dei precari storici si è suicidato......il 27 ottobre doveva
essere un giorno felice per CARMINE,aveva collezionato un altro
titolo, la laurea specialistica,ma era triste,perchè IL MINISTRO
PROFUMO,degno erede della GELMINI STA DISTRUGGENDO IL FUTURO DEI
DOCENTI, SOPRATTUTTO QUELLI MARCHIATI DALL' ETICHETTA
PRECARIO...........Laureato negli anni 90 in discipline plastiche e
storia dell' arte,aveva collezionato punti e titoli nel discount
istruzione.Quel discount che ad ogni cambio di vertice mette
indiscussione i diritti acquisiti, in questi giorni lo scontro e l'
attacco nei confronti della scuola pubblica è inquietante, in nome del
risparmio si approvano decreti che hanno solo lo scopo di distruggere
la scuola pubblica, mortificando la cultura.I DOCENTI sono un' offerta
punti del discount , PRENDI TRE PAGHI UNO, umiliati,trattati come
lavoratori stagionali,senza certezze,sempre ad inseguire un nuovo
titolo,sempre nel dondolio della precarietàIn una società decente i
precari storici,vincitori di concorsi,avrebbero maturato il diritto
alla pensione,invece ogni anno sorprese......
Non è semplice trovare le parole,quando un prof, ormai
cinquantenne,che ha speso una vita ad inseguire il sogno di una
cattedra fissa,si sente rottamato,scontrandosi con un nuovo concorso,
una farsa,scontrarsi con le continue riconversioni.
Non è semplice vivere una vita nel dondoliodella precarietà, ti
senti ogni giorno derubato dei sogni,del futuro,la precarietà si
insinua in maniera subdola nella giornata,il se , il congiuntivo,il
tempo dell' incertezza diventa compagno inseparabile della tua vita.