Fermare il nuovo massacro israeliano a Gaza: Boicottare Israele ora!

lunedì 19 novembre 2012

L'8 novembre Israele ha lanciato un ennesimo attacco contro la Striscia di Gaza assediata e occupata. Negli ultimi giorni Israele ha intensificato i bombardamenti aerei e navali che, ad oggi, hanno ucciso almeno 21 palestinesi, di cui almeno 6 bambini e ha ferito oltre 200 persone, prevalentemente civili. Tra i morti il capo dell’ala militare di Hamas, la cui auto è stata colpita da un missile israeliano in un’azione di omicidio mirato. I gruppi della resistenza armata palestinese da parte loro hanno reagito lanciando varie decine di missili verso Israele provocando la morte di 3 civili. Cresce il timore per un’imminente invasione di terra dell’esercito israeliano.

 
Questo attacco su larga scala da parte di Israele, denominato Operazione Pillar of Defence (colonna di difesa), sta provocando un'escalation di violenza contro la Striscia che rischia di ripetere i massacri compiuti nel 2008-09 con l’Operazione Piombo Fuso, che uccise più di 1.400 palestinesi, ferendone più di 5.000, soprattutto civili.
 
Gli Stati Uniti e l'Europa sono riusciti finora ad impedire un ricorso palestinese alle istituzioni internazionali di giustizia per i crimini contro l'umanità commessi da Israele durante il massacro, ,documentati anche da una missione d’inchiesta delle Nazioni Unite (Rapporto Goldstone). Devono essere intraprese misure urgenti per impedire a Israele di agire di nuovo con impunità.
 
La comunità internazionale deve intervenire con urgenza per fermare questi violenti attacchi e per porre fine all’assedio illegale che imprigiona 1,6 milioni di palestinesi a Gaza.
 
INVITIAMO TUTTE/I A MOBILITARSI IN SOLIDARIETÀ CON LA POPOLAZIONE DI GAZA E A INTRAPRENDERE INIZIATIVE PER FERMARE L’ATTACCO.
 
È un dovere per tutti i sostenitori del diritto internazionale e dei diritti umani universali fare in modo che Israele sia messo di fronte alle proprie responsabilità attraverso misure efficaci, come quelle richieste dal movimento globale per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS).
Ci uniamo al Comitato nazionale palestinese per il BDS (BNC), la più ampia coalizione della società civile palestinese, che include tutti i maggiori partiti politici, sindacati, movimenti sociali e reti di ONG, per chiedere:
  • alla gente di coscienza in tutto il mondo di intensificare le campagne BDS in modo che Israele sia messo di fronte alle proprie responsabilità, e di fare pressione sul proprio governo per sospendere immediatamente il commercio di armi con Israele, applicare delle sanzioni commerciali, e consegnare alla giustizia tutti i funzionari e militari israeliani che sono stati coinvolti, a tutti i livelli, nei crimini di Israele contro i palestinesi a Gaza;
  • alle organizzazioni della società civile, compresi sindacati, università, gruppi studenteschi e ONG, di boicottare i prodotti israeliani, disinvestire da tutte le aziende israeliane e internazionali che sono complici con l'occupazione israeliana e l'apartheid, ed esigere dai governi l’attuazione di un embargo militare e di sanzioni commerciali contro Israele;
  • ai governi, in particolare a quello italiano, di impegnarsi a proteggere il diritto dei palestinesi alla vita e all’auto-determinazione e di imporre sanzioni contro Israele in modo che ponga immediatamente fine al suo assalto e cessi il suo assedio illegale della Striscia di Gaza e le sue politiche di colonialismo e apartheid che opprimono il popolo palestinese.

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