Bankitalia, come è conosciuta giornalisticamente la 
Banca d'Italia, "non è una società per azioni di diritto privato, bensì un 
istituto di diritto pubblico secondo l'espressa indicazione dell'articolo 20 del 
R.D. del 12 marzo 1936 n.375" ( Cass. 21 luglio 2006 n°16751 ). Ma le quote 
di partecipazione al suo capitale sono per il 94,33% di proprietà di banche e 
assicurazioni private, per il 5,67% di enti pubblici .
Dal 
2007 Bankitalia ha avviato un percorso di formazione dal seguente titolo: 
“Educazione finanziaria nelle scuole”, in collaborazione con il Ministero 
dell’Istruzione, dell’università e della Ricerca (Miur) .L’obiettivo del 
progetto, è quello di diffondere fin dalla scuola elementare, conoscenze 
finanziarie di base. Alla formazione degli insegnanti da parte degli esperti 
della Banca d’Italia, farà seguito un ciclo di lezioni in classe da parte dei 
professori coinvolti e due sessioni di test. 
Recentemente l'USR del Veneto con atto AOOUSPVR.REGISTRO UFFICIALE.0007369.31-10-2012 ha avviato 
un Memorandum di intesa Banca d'Italia – MIUR, 
riproponendo quel percorso di “educazione” nelle scuole dal seguente titolo 
“La moneta elettronica e gli strumenti di pagamento alternativi al 
contante”.
Esiste un piccolo opuscolo, scaricabile anche dal sito 
internet 
della Banca d'Italia, ove emerge cosa viene insegnato nelle scuole, 
in relazione al citato memorandum. 
L'idea 
che ho maturato, nel leggere l'opuscolo, è che oltre a spiegare come funzionano 
i vari sistemi di pagamento, la storia della moneta e così via dicendo, in 
realtà si inculca agli studenti il concetto della validità del deposito delle 
proprie risorse economiche in banca.
Si 
inizia con il sostenere testualmente che la moneta 
è una riserva di valore perché possiamo conservarla nel 
tempo.
Poi si ribadisce che risparmiare 
vuol dire essere capaci di pensare al futuro.
Si cerca, in linea con 
le volontà politiche esistenti, di spiegare il perché il contante non è bello. 
Ad esempio affermando che I pagamenti 
in contanti non possono essere registrati dalle banche. Per questo motivo sono sempre preferiti dalla 
criminalità che in questo modo, non lasciando traccia della propria attività, 
rende più difficile il lavoro delle forze di polizia. Oppure Per evitare 
di fare la fila allo sportello della 
banca o dell’ufficio postale per pagare le bollette, si può attivare 
l’addebito 
preautorizzato. Basterà andare in 
banca una volta sola per autorizzarla a ricevere le bollette e a 
pagarle automaticamente man mano che arriveranno. 
Si forniscono anche esempi di casi 
concreti:
Problema: 
non ho più denaro contante con me e devo comprare il 
biglietto dell’autobus 
per tornare a casa. 
Soluzione: 
con la carta prepagata posso procurarmi il denaro 
che mi occorre ritirandolo 
da uno sportello automatico 
O ancora: 
Un ragazzo della 
tua età può ritrovarsi a disporre di un bel po’ di denaro. È probabile 
che tu riceva dai tuoi genitori una piccola somma settimanale; ti sarà capitato 
di ricevere dei regali in denaro per qualche occasione importante; ti sarai 
offerto per qualche piccolo lavoro in cambio di una 
remunerazione. È molto 
importante che tu impari a usarlo bene, senza sprecarlo. Per raccogliere e custodire i tuoi soldi, 
potrebbe essere necessario avere un 
salvadanaio, da conservare in un posto sicuro. 
Ma se si riceve una importante somma di danaro, cosa 
si suggerisce? 
Per i regali in 
denaro più importanti ti conviene chiedere ai tuoi genitori di andare 
insieme in banca o all’ufficio postale per depositare il tuo denaro al 
sicuro.
Nulla 
di strano. E' ovvio che la banca deve propagandare se stessa. Ma eticamente quanto è formativo o educativo 
questo principio? 
D'altronde Bankitalia è da tempo che si occupa 
indirettamente o meno di scuola.
Per 
esempio i commissari dell'Invalsi, Cipollone prima, Sestito ora, erano entrambi 
economisti della Banca d'Italia.
E' curioso a tal proposito riscontrare che nel sito 
del Grande 
Oriente, sito della massoneria ufficiale, si è 
pubblicizzato il capitale umano, curato proprio da Cipollone e dall'attuale 
commissario dell'Invalsi. Il volume, si legge nel detto sito internet, ci fa 
capire a cosa serve il capitale umano nella società moderna, ma anche come lo si 
produce e valorizza. Il ruolo del sistema scolastico è decisivo. In quello 
italiano si evidenziano ritardi e disuguaglianze interne, ma anche punte di 
eccellenza e soprattutto una progressiva attenzione all'uso della valutazione 
nazionale degli apprendimenti come possibile leva per il 
cambiamento. 
Penso che la cornice del quadro, ove sono raffigurati 
scuola, InValsi, massoneria, banche, ceti industriali e clericalismo, sia 
chiusa.
L'Invalsi è una induzione all'obbedienza al 
sistema.
NON GIRARE LA PAGINA 
FINCHÉ NON TI SARÀ DETTO DI FARLO!
Questa è la frase 
tipica che si legge nelle prove dei test invalsi somministrati agli studenti 
delle nostre scuole.
Sì, è in itinere 
l'invalsione di Bankitalia nella scuola.
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