Per oltre centomila precari un percorso a tappe per le immissioni in ruolo. Via libera lampo della Commissione alla Camera, dal 7 in aula

venerdì 3 luglio 2015

di SALVO INTRAVAIA
 Le oltre 100mila assunzioni dalla Buona scuola si concretizzeranno in quattro mosse. E si protrarranno per alcuni mesi. Il disegno di legge di riforma della scuola è ormai alle battute finali. In questi giorni, il provvedimento è all'esame delle commissioni di Montecitorio e martedì 7 luglio sarà in aula per il voto finale, che potrebbe arrivare nell'arco di un paio di giorni. E siccome non sono previste modifiche al testo votato con la fiducia al Senato, il voto alla Camera della settimana prossima dovrebbe essere quello conclusivo di una delle riforme del governo Renzi più controverse. Intanto, gli oltre 100mila precari iscritti nelle graduatorie provinciali a esaurimento e i vincitori dell'ultimo concorso a cattedra attendono di conoscere con quali modalità verranno immessi in ruolo. Mentre ieri mattina, per accelerare i tempi, il ministero ha chiamato a raccolta i direttori degli uffici scolastici regionali per dare loro le prime istruzioni.

Per comprendere come, e secondo quali tempi, verranno assunti in via definitiva i precari della scuola, è stato necessario decodificare i 20 commi del provvedimento esitato e modificato da Palazzo Madama. Una ragnatela di rimandi.  A fornire la prima versione è stata la Cisl scuola. Entro il 31 agosto prossimo vedranno la luce in fondo al tunnel del precariato  -  riceveranno, cioè, la proposta di assunzione a tempo indeterminato  -  in 36.627 tra posti comuni e di sostegno. In questa fase  -  denominata "zero" per indicare che non cambierà nulla rispetto agli anni passati  -  le convocazioni avverranno secondo le consuete procedure: il 50 per cento dei posti verrà individuato dalle graduatorie dei concorsi a cattedra del 2012, del 1999 e del 1990 ancora in vigore; e l'altra metà dei posti sarà appannaggio dei precari inseriti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento.

In questa prima tornata di immissioni in ruolo, le assunzioni avverranno per ambiti provinciali o regionali. E gli interessati non correranno nessun rischio di trasferirsi in altre regioni per coronare il sogno della cattedra fissa. Ma dopo la fase "zero" i concorsi del 1999 e del 1990 cesseranno di avere efficacia. A questo punto, scatta il Piano straordinario di assunzioni previsto dalla Buona scuola e cambiano le regole. La prima fase  -  fase A  -  si dovrà concludere entro il 15 settembre e interesserà sempre i precari delle graduatorie a esaurimento e i vincitori del concorso 2012 che si contenderanno i posti rimasti vacanti dalla fase zero più 10.849 posti vacanti oltre il turn-over indicati nella Relazione tecnica al provvedimento. Ancora una volta, è prevista una ripartizione dei posti al 50 per cento tra precari e vincitori di concorso e l'assunzione si concretizzerà nella provincia in cui è inserito il supplente o nella regione in cui si è svolto il concorso 2012.

La fase successiva  -  fase B  -  prevede una serie di novità. Coloro che non sono stati destinatari di proposta di assunzione nella fase A dovranno produrre domanda online di assunzione indicando tutte le province mettendole in ordine di preferenza. I fortunati che riceveranno una proposta di contratto saranno chiamati a rispondere entro 10 giorni, accettando la proposta ricevuta. In caso contrario saranno fuori dal Piano straordinario di immissioni in ruolo. Le assunzioni si svolgeranno in corso d'anno ma avranno decorrenza giuridica dal primo settembre 2015. E i posti disponibili, assegnati in ambito nazionale, saranno quelli residuati dai 47.476 delle fasi precedenti. Coloro che non hanno ancora ricevuto nessuna proposta passano alla fase C, l'ultima. Anche in questo caso le assunzioni avverranno secondo l'ordine di preferenza delle diverse province indicato nella domanda online. Ma sempre con la possibilità per il ministero di collocare il precario nella provincia italiana in cui sarà disponibile una cattedra libera. E, come nella fase B, la proposta potrà arrivare ben oltre l'avvio delle lezioni e avrà sempre decorrenza giuridica dal primo settembre 2015. In questa fase, i posti disponibili saranno quelli dell'organico potenziato: 48.812 comuni e 6.446 di sostegno. Altre 55.258 cattedre che sommate alle 47.476 delle fasi precedenti assommano a 102.734 posti. Gli ultimi disponibili per tantissimi precari della scuola. Infatti, coloro che rifiuteranno l'assunzione, magari a centinaia di chilometri da casa, dovranno rimettersi in gioco attraverso il concorso ordinario che verrà bandito entro il prossimo primo dicembre. Mentre le graduatorie a esaurimento che rimarranno vacanti verranno via via cancellate. E con queste il precariato della scuola.

Via libera in commissione. E in commissione Cultura alla Camera l'esame è stato
velocissimo: bocciati tutti gli oltre 140 emendamenti dichiarati ammissibili e presentati dalle opposizioni al testo licenziato dal Senato, che quindi non subisce modifiche. Il ddl, come previsto dal calendario stilato dalla conferenza dei capigruppo, approderà in Aula il prossimo 7 luglio.

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