La Sezione ANPI Erminio Ferretto di Mestre esprime la sua solidarietà ai docenti dell'istituto Marco Polo di Venezia di fronte alle dichiarazioni intimidatorie e offensive della professionalità, della deontologia e della dignità di insegnanti che, richiamandosi ai valoridiconservazione della pace cuisi ispira la nostra Costituzione, nel rispetto della normativa scolastica hanno manifestato preoccupazioni eperplessità sotto il profilo del merito e del metodo di fronte all'obbligatorietà di una conferenza sul ” 4 novembre” con esponenti delle forze armate non deliberata daalcun organo collegiale della scuola.
I docenti hanno quindi agito nel loro pienodiritto e alla stregua del principio costituzionale della libertà di insegnamento ed èpertanto inaccettabile la propaganda faziosa di certa parte politica che brandisce l'arma di ispezionia carico di docenti del tuttoprive di fondamento.
Quanto al merito,come Associazione nazionale partigiani d’Italia, associazione combattentistica che ha dato il suo contributo di sangue per liberare il paese degli occupanti tedeschi e dal nazifascismo, conseguenza di una guerra sciagurata intrapresa dal regimefascista, nel commemorare l'eroico sacrificio di quanti perserola vitanel corso dellaPrima guerra mondiale, auspicheremmo che la celebrazione potesse essere anche occasione di una riflessione su come debbaessere ricordata la partecipazione italianaa quella guerra.
Si trattò di un eventoglobale che pose il nostro paese al centro di un processo di crisi della democrazia liberale e della militarizzazione della politica che sfociò nell'instaurazione della dittatura fascista. E la riflessione storicaandrebbe affrontata sulla base di un percorso ampio e plurale.
Lo ribadiamo, l’ANPIriconosce il valore e l'eroico sacrificio di quei soldati per lo più contadinie operaischierati sulPiave che combatterono una guerra non voluta e non compresa,estranei ad ogni retorica patriottarda o in nome di una potenza nazionalema resistettero per senso del dovere, di responsabilità e di solidarietà sulla base delle virtù civili che avevano appreso in tempo di pace.
Pertanto non si possonodefinire “ sovversivi” i docentiche hanno dichiarato di volersi richiamarsi al valore dellacustodia della paceche è a fondamento della nostra Costituzione e che avrebbero preferito che il “4 novembre” fosse celebrato come giornata di commemorazione dei caduti di tutte le guerre, militari e civili, di tutte le vittime della guerra che rappresenta sempre comunque una sconfitta .
Maria Cristina Paoletti
Presidente Sezione ANPI Erminio Ferrettodi Mestre
Quella imbandita dalla destra sulle iniziative al Liceo Marco Polo in occasione del 4 novembre è una strumentalizzazione che distorce la realtà dei fatti. Ad essere in discussione, infatti, non è il ruolo delle forze armate, come artatamente provano a dire i rappresentanti della destra, tra cui un assessore regionale e un parlamentare di Fratelli d’Italia.
Giustamente i docenti del Liceo Marco Polo hanno segnalato la necessità, in occasione della ricorrenza del 4 novembre, di costruire occasioni di approfondimento approvate dal collegio docenti in grado di contestualizzare i drammatici eventi del primo conflitto mondiale con competenze storiche, e di riaffermare, come del resto fa la nostra Costituzione, il valore fondamentale della Pace e il rifiuto del conflitto come mezzo di risoluzione delle controversie.
Ringraziamo l’assessore Donazzan, che con la sua ridicola richiesta di indagine ha confermato la bontà del fallimento del progetto di Zaia di regionalizzare la scuola e l’insegnamento.
All’Onorevole De Carlo ricordiamo che, nelle stesse ore in cui perdeva il proprio tempo a scrivere un’inutile interrogazione, il suo gruppo parlamentare non votava l’istituzione della Commissione di inchiesta contro l’odio razziale promosso dalla Senatrice a vita Liliana Segre. Quindi, infinge, di che parliamo?
Gabriele Scaramuzza - Segretario Reg.le di Articolo 1 – Liberi e Uguali
Gianluca Trabucco - Segretario metropolitano di Articolo 1 Venezia – Liberi e Uguali
Mauro Tosi – Segreteria regionale Sinistra Italiana – Liberi e Uguali
Il preside – riferisce il Gazzettino – aveva organizzato e definito “obbligatorio” per gli studenti dell’ultimo anno l’incontro, previsto ieri. Ma le rappresentanze sindacali dei docenti del Marco Polo e una classe hanno contestato il tono dell’iniziativa, la cui partecipazione è stata poi definita non più obbligatoria ma volontaria.
“L’articolo 11 della nostra Costituzione – hanno scritto in una lettera gli insegnanti – afferma che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
COBAS - COMITATI DI BASE DELLA SCUOLA della provincia di Venezia
COMUNICATO STAMPA
In riferimento alle esternazioni dell’Assessore Donazzan sulla stampa locale odierna, in merito ad una conferenza su “4 novembre Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forse Armate” proposta dalla dirigenza scolastica agli studenti delle classi terminali dell’I.I.S. “M. Polo-Liceo Artistico” di Venezia per lunedì scorso 28 ottobre, ricordiamo all’Assessore che ancora il Veneto non gode della cosiddetta “autonomia differenziata” e che ancora l’istruzione non è quindi “cosa sua”.
La sua richiesta di mandare gli ispettori è pura propaganda.
La conferenza non era stata deliberata dal Collegio Docenti, unico organo competente per gli ambiti didattico-educativi di una comunità educante quale è la scuola e bene ha fatto la Rappresentanza Sindacale Unitaria a contestare nel metodo alla Dirigenza tale scelta, obbligatoria per tutti gli studenti e docenti delle classi quinte.
Bene hanno fatto pure docenti e studenti a contestare nel merito tale attività, consistente in una conferenza tenuta da due ufficiali della Marina Militare e della Guardia di Finanza, senza alcun contraddittorio con esponenti del mondo civile ed accademico su un tema quale quello della prima guerra mondiale, uno dei più grandi crimini contro l’Umanità della Storia.
Bene ha fatto il Dirigente Scolastico a rivedere la sua scelta trasformando la partecipazione alla conferenza del 28 ottobre da obbligatoria a volontaria, su libera adesione dei singoli studenti delle classi terminali.
Ricordiamo all’Assessore Donazzan, che forse vorrebbe una scuola da “libro e moschetto”, che ancora è in vigore il principio costituzionale della libertà di insegnamento.
Venezia, 30 ottobre 2019
per i Cobas - Comitati di Base della Scuola della provincia di Venezia
Stefano Micheletti
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