“LADRI” DI MERENDINE?
natale solidale con i licenziati della coop!
Alla fine di novembre sono arrivate le lettere di
licenziamento a due lavoratori della COOP con l’accusa di aver rubato merendine
e caramelle esposte in un contenitore del magazzino. Il caso sembra molto
simile a quello che successe in coop Tirreno nel 2010 quando vennero fatte
accuse simili a 24 lavoratori, di cui 7 licenziati e poi reintegrati dai
giudici.
La
questione apre molte perplessità sulle forme di controllo e videocontrollo
illegale all'interno della COOP, ma soprattutto sull'opportunità di procedere a misure
così drastiche ed infamanti per i lavoratori. Dopo decenni di lavoro in COOP
qual è la logica che porta a licenziare lavoratori, uno dei quali vicino alla
pensione, con l’accusa, tutta da dimostrare tra l’altro, di essersi mangiati
qualche caramella? Infatti tra i lavoratori prevale la perplessità: per anni in
Coop il materiale deteriorato era a disposizione dei lavoratori e mangiare un
dolcetto non è proprio lo stesso che organizzare e perpetrare un furto.
Un romanzo di Camilleri con protagonista Montalbano si
intitola proprio il “ladro di merendine”,
a sottolineare l’inconsistenza della questione, ed allora cosa passa in mente a
COOP Centro Italia in questo momento di crisi, di mettere sulla strada due
lavoratori per una questione così risibile? Può la stessa COOP presentarsi come
moralizzatrice assoluta dopo le operazioni finanziarie che l’hanno vista
protagonista di investimenti (e perdite sostanziali di milioni di euro, spesso
del “prestito sociale”) in EDIB (Corriere dell’Umbria), Monte dei Paschi di
Siena, Banca Popolare di Spoleto o nell’operazione di alienazione del
patrimonio immobiliare al Fondo Etrusco (di M.P.S. e Caltagirone)?
Come mai un sindacato come FILCAMS CGIL è stato in
silenzio per oltre un mese e si è rifiutato di organizzare un’assemblea in solidarietà
coi lavoratori licenziati, facendo di fatto saltare una risposta unitaria dei
lavoratori?
Gli autorganizzati ed i COBAS della COOP, rifiutando i
licenziamenti e ritenendoli quantomeno inopportuni, eccessivi e lontani dalla
storia e dalla pratica del movimento operaio da cui Coop proviene, lanciano una
campagna di solidarietà con i licenziati della coop per garantire loro le spese
legali per opporsi ai licenziamenti.
Il 25 dicembre centinaia di persone hanno dimostrato la
loro solidarietà partecipando al concerto/benefit della Concabanda al c.s.
Cimarelli.
Sia Rifondazione Comunista che il Movimento 5 Stelle hanno
espresso la loro solidarietà ai licenziati
e Rif.Com. ha chiesto alla Coop di ritirare i licenziamenti.
NATALE SOLIDALE RACCOLTA FONDI PER PAGARE LE SPESE LEGALI DEI
LICENZIATI COOP
PERCHÉ IL
NATALE NON SIA UNA DATA VUOTA E CONSUMISTICA, LANCIAMO UNA RACCOLTA DEI FONDI PER LE SPESE LEGALI DEI
LICENZIATI COOP: POTETE CONSEGNARLI AI COBAS OPPURE A VERSARLI
SUL CC. DEI COBAS IBAN: IT14 X076
0114 4000 0003 9956 966 CON LA CAUSALE “spese legali licenziati Coop”
COBAS COOP CENTRO ITALIA
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