Si terrà mercoledì prossimo, 23 dicembre 2015 alle ore 9,30, l’incontro tra le rappresentanze sindacali e ilMinistero dell’Istruzione per discutere in merito alle criticità della legge 107. La richiesta urgente per un confronto, dunque, formulata lo scorso 11 dicembre, è stata accolta anche se è molto improbabile un riavvicinamento delle parti in merito alle questioni più ‘calde’ che saranno oggetto di discussione.
Incontro Miur-sindacati, mercoledì 23 dicembre: mobilità 2016/7 al centro della discussioneI temi sono diversi e tutti particolarmente delicati.
In primo piano, ovviamente, il rinnovo contrattuale sullamobilità 2016/7: i sindacati hanno già ribadito più volte il loro no all’utilizzo degli ambiti territoriali, con i docenti che, per effetto della presentazione della domanda di trasferimento, acquisirebbero solo la titolarità su ambiti, anzichè sulla
scuola. Conseguenza inevitabile, la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici.
I
sindacati pretendono, invece, che venga stabilito un anno di transizione per quanto riguarda la mobilità 2016/7, affinchè venga consentito il “riposizionamento” generale di tutti quei docenti che decideranno di presentare la domanda per ottenere la titolarità su sede (scuola): il Miur dovrà dare questa possibilità a tutti gli insegnanti, indipendentemente dall’anno o dalla specifica fase di assunzione.
Scuola, incontro Miur-sindacati: stipendi supplenti e utilizzo docenti potenziamento organicoUn’altra questione da risolvere urgentemente è quella legata al mancato pagamento degli
stipendi ai supplentinonchè quello relativo alle posizioni economiche del
personale ATA: a questo proposito, ricordiamo la pubblicazione di un comunicato sul portale NoiPa in merito ad
un’emissione speciale per il 18 dicembre, esigibile dal personale scolastico a partire da giovedì prossimo, 24 dicembre.L’incontro
Miur-sindacati si preannuncia particolarmente acceso, anche perchè si parlerà anche dell’utilizzo dei
docenti neo assunti nella
fase C e destinati al potenziamento dell’organico: moltissime scuole, infatti, si sono viste arrivare degli insegnanti ‘diversi’ da quelle che erano state le loro richieste oltre al fatto che, in molti casi, l’attività didattica di questi docenti non riguarda affatto il potenziamento dell’offerta formativa ma semplicemente la copertura dei colleghi assenti.