Ancora una volta si è deciso di (provare a) coprire solo una piccola parte dei più di 250.000 posti realmente disponibili; ancora una volta si è deciso di conservare l’insensata distinzione tra organico di diritto e organico di fatto, senza peraltro prevedere quantomeno l’assunzione a tempo indeterminato su tutte le oltre 100.000 cattedre che attualmente compongono il primo; ancora una volta si è deciso di adottare un provvedimento incompleto, parziale ed estemporaneo, come se il precariato non fosse un elemento strutturale del nostro sistema scolastico e non richiedesse un intervento valido anche per gli anni a venire.Il piano di assunzioni previsto per il prossimo settembre dall’articolo 59 del Decreto sostegni bis risulta del tutto insufficiente rispetto alle reali esigenze della scuola italiana e rappresenta l’ennesimo inaccettabile sfregio compiuto ai danni delle precarie e dei precari che da anni ne consentono il regolare funzionamento.Se, da un lato, si può giudicare in modo positivo la decisione di allargare agli “idonei” le assunzioni dal concorso straordinario, dall’altro, non si può non vedere come l’elevatissimo e incomprensibile numero di insegnanti che non hanno superato le prove ne limiterà quasi completamente l’effetto; se si può certamente apprezzare la scelta di utilizzare anche le GPS per le assunzioni a tempo indeterminato, non si può non dire che circoscrivere questa possibilità ai soli abilitati e agli specializzati su sostegno della prima fascia con tre anni di servizio significa ostinarsi a ignorare lo sfruttamento che ogni anno si ripete ai danni dei precari e delle precarie della scuola.Uno sfruttamento di fronte al quale non si può che dire BASTA! I precari e le precarie della scuola con tre anni di servizio alle spalle devono essere assunti/e tutti/e! A settembre e negli anni a venire!Inoltre, il Decreto sostegni bis interviene sui concorsi ordinari in itinere e quelli futuri, inserendo una norma palesemente incostituzionale che rende impossibile a coloro che partecipano ad un concorso ordinario e non superano una delle prove d’esame, di ripresentarsi al concorso ordinario successivo.
Per questi motivi e per intervenire in modo serio, equo e davvero efficace sulla questione i Cobas chiedono a gran voce di:
- assumere a tempo indeterminato TUTTI i/le docenti presenti nella prima fascia delle GPS, su posto comune e su sostegno, tramite il normale anno di formazione e prova e senza prevedere nessuna prova disciplinare al termine dello stesso. Si tratta di docenti già abilitati e/o specializzati: prevedere per loro il requisito dei tre anni di servizio e una prova finale non ha davvero nessun senso;
- assumere a tempo indeterminato TUTTI i precari e le precarie CON ALMENO TRE ANNI DI SERVIZIO presenti nella seconda fascia delle GPS, su posto comune e su sostegno, e destinare a questi docenti la prova al termine del percorso (meglio se di carattere didattico-metodologico piuttosto che disciplinare) prevista nella versione attuale del Decreto per la prima fascia o, come sarebbe preferibile, un percorso di formazione, su materia o su sostegno, da svolgersi durante l’anno di prova;
- eliminare la norma incostituzionale del Decreto sostegni bis che vieta a coloro che partecipano alla selezione da concorsi ordinari di ripresentarsi al concorso successivo;
- riorganizzare un sistema di reclutamento basato sul meccanismo del doppio canale, che permetta di effettuare ogni anno il 50% delle assunzioni tramite concorsi ordinari e il restante 50% tramite concorsi per soli titoli e servizi (a questo scopo, una volta corretti i punteggi, potrebbero essere tranquillamente utilizzate le GPS, basta togliere la “S” alla sigla). Un sistema che permetta di superare definitivamente la retorica del merito e la politica dell’emergenza e che sia in grado di riconoscere strutturalmente, da un lato la possibilità di entrare subito nella scuola in modo stabile a chi, magari appena laureato/a, vi si avvicina per la prima volta, dall’altro il diritto all’assunzione a tempo indeterminato, una volta raggiunti i tre anni scolastici di servizio, a chi della scuola garantisce il funzionamento ogni anno con il suo lavoro da precario/a.
Esecutivo Nazionale COBAS – Comitati di Base della Scuola