E ha inserito quindi esami di livello universitario tra gli esempi della seconda prova alla maturità 2019, scrive Repubblica
    Lo scorso 20 dicembre il ministero dell’Istruzione 
ha diffuso alcuni esempi di tracce della seconda prova scritta dell’esame di maturità del 2019, che sono diverse a seconda dell’indirizzo scolastico. Oggi 
Repubblica ha 
raccontato
 come alcuni docenti abbiano scoperto che gli esempi delle tracce del 
liceo scientifico pubblicati sul sito del ministero siano stati in parte
 copiati da un vecchio manuale russo rivolto agli studenti universitari 
di fisica e tradotto in inglese negli anni Ottanta. Plagio a parte – che
 riguarda sei domande su otto del questionario di matematica e fisica – 
già dopo la pubblicazione degli esempi alcuni professori e la 
Commissione italiana per l’insegnamento della matematica avevano 
protestato per la difficoltà di livello universitario delle prove 
stesse. Difficoltà che il plagio avrebbe ora effettivamente dimostrato.
«I problemi usciti come esempio della seconda prova alla 
Maturità, dove per la prima volta matematica e fisica sono proposte 
insieme, sono copiati da un vecchio manuale russo, tradotto in inglese 
nel 1981, ad uso dei corsi avanzati di Fisica all’università. A svelare 
il caso di plagio, che sta facendo il giro del web tra ironia e sdegno, 
sono gli stessi professori di matematica e fisica che contestano la 
novità della seconda prova scritta, annunciata venerdì scorso dal 
ministro Marco Bussetti. I docenti mostrano come sei problemi su otto, 
tra le prove-esempio pubblicate il 20 dicembre dal Miur, siano presi dal
 testo del matematico Igor Idorov Problems in General Physics, edizioni 
MIR, Moscow. E attaccano: “La nostra critica era che si trattava di 
prove di livello universitario, e infatti….”.
      
     
“Capisco che si possa prendere spunto da un manuale per poi adattare 
gli esercizi al contesto didattico in cui devono essere proposti, ma qui
 c’è stato un pedissequo lavoro di copiatura”, commenta Roberto 
Natalini, matematico del Cnr e responsabile della comunicazione 
dell’Unione matematica italiana. “Qualcuno tra noi matematici e fisici 
quando ha visto questi problemi si è ricordato di un vecchio manuale e 
così è stato scoperto il plagio. E’ la prova che si è voluto procedere 
in fretta, quello che noi contestiamo: c’è tempo per recuperare e 
aggiustare il tiro se solo il Miur volesse ascoltare le associazioni che
 si occupano di insegnamento” di queste materie scientifiche».