ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO DI TUTTI I PRECARI

martedì 8 gennaio 2019

L'art. 1, comma 792, della legge di bilancio appena approvata, accanto a disposizioni positive come l'abolizione della titolarità di ambito, la riduzione del percorso di formazione iniziale e prova ad un solo anno (ammesso che in tale anno ci sia davvero spazio per la formazione...) e la possibilità di ripetere, per una volta, il suddetto percorso in caso di non superamento dello stesso, contiene provvedimenti inaccettabili per i docenti precari non abilitati che da anni reggono le sorti della scuola pubblica.

Il governo, infatti, ha deciso di non bandire il già insufficiente concorso riservato, previsto dald.lgs. n. 59/2017 per i docenti non abilitati con tre anni scolastici di servizio, ai cui vincitori, a partire dall'a.s. 2020/2021 e attraverso un complicato calcolo di ripartizione, sarebbe spettato circa il 20% delle immissioni in ruolo. L'intenzione è quella di riservare a questi stessi docenti il 10% dei posti previsti per il concorso ordinario, cui – solo per la prima tornata – potranno accedere senza il requisito dei 24 cfu, ma essendo comunque tenuti a svolgere tutte le prove.
È ormai sempre più evidente come qualsiasi governo, da più di dieci anni a questa parte, dimostri in modo di volta in volta più forte e deciso l'intenzione, comune a tutti gli schieramenti, di cancellare il diritto dei precari all'assunzione a tempo indeterminato.
In piena opposizione a questo disegno, pertanto, rivendichiamo la necessità di prevedere:
  • un concorso non selettivo che consenta l'accesso diretto al percorso annuale di formazione iniziale e prova a tutti i precari di terza fascia con almeno tre anni scolastici di servizio;
  • l'inserimento in Gae di tutti gli abilitati e di tutti i precari di terza fascia con almeno tre anni scolastici di servizio, previo conseguimento dell'abilitazione attraverso un corso gratuito (a carico dello Stato) e non selettivo;
  • l'assunzione a tempo indeterminato su tutti i posti in organico di diritto e in organico di fatto;
  • la conservazione del sistema del doppio canale (50% da GM e 50% da GaE) almeno fino all’assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari della scuola;
  • la riapertura e l’aggiornamento nel 2020 delle Graduatorie di Istituto di terza fascia, per evitare il protrarsi del continuo ricorso alla "chiamata diretta dei supplenti" tramite messa a disposizione;
  • la trasformazione delle suddette Graduatorie di Istituto in Graduatorie Provinciali, valide per l'assegnazione delle supplenze e, una volta raggiunti i 3 anni scolastici di servizio, per l'inserimento in Gae, previo conseguimento dell'abilitazione attraverso un corso gratuito (a carico dello Stato) e non selettivo.

Roma, 5 gennaio 2019 Cobas Scuola

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