27 settembre sciopero: cambiare il sistema per difendere il clima e la terra

martedì 24 settembre 2019


IL 27 SETTEMBRE SCIOPERO
CONTRO I CAMBIAMENTI CLIMATICI E IN DIFESA DELL’AMBIENTE
MANIFESTAZIONE A TERNI ore 9 PIAZZA DALMAZIA
questa è l’unica Terra
cambiare il Sistema non il Clima
Il 27 settembre è il giorno scelto dal movimento “Fridays for future” in Italia per partecipare alla mobilitazione mondiale “Climate Action Week” con uno sciopero, promosso e indetto anche dai COBAS, a livello nazionale il terzo “Global Strike for Future”. Cambiamenti climatici, enormi quantità di rifiuti, produzione energetica attraverso i combustibili fossili, grandi opere costose, inutili e dannose, saccheggio dei territori, scriteriate attività estrattive, produzioni dannose ed inquinanti, iperconsumi: sono tutti elementi interconnessi di un sistema insostenibile che sta portando l’intera società - tutt* - verso il collasso.

Cambiare il sistema non il clima è il vero tema posto con forza e da noi raccolto con l'intento di dare un contributo alla costruzione di un grande movimento che coinvolga anche il mondo del lavoro dipendente e che sappia connettersi anche con gli altri movimenti che confliggono con l’attuale sistema. Infatti, tutte le principali contraddizioni presenti nel capitalismo sono tra di loro collegate e devono trovare espressione in un movimento inclusivo, paritario, orizzontale, profondamente democratico e non elitario. Il profitto ad ogni costo, la mercificazione di tutto l’esistente, l’esclusione di intere popolazioni dai processi decisionali - con il corollario di guerre, crescente divario tra ricchi e poveri, carestie, malattie endemiche, povertà estrema e profonde ingiustizie sociali - sono le forze motrici dei processi che stanno distruggendo l’ambiente e, tra l’altro, stanno ingigantendo le ondate migratorie.

La scuola, in particolare, può e deve svolgere un ruolo fondamentale nell’aumentare la consapevolezza di queste problematiche. Dobbiamo porre all’ordine del giorno i grandi temi legati alla lotta per la salvaguardia dell’ambiente, quali la messa in discussione delle produzioni inquinanti, il superamento dei combustibili fossili che sono la principale causa di emissioni di CO2, l’abbandono della perversa logica delle “grandi opere”, la lotta al consumismo che porta a produrre montagne di rifiuti e bruciare risorse non rinnovabili, oltre a fomentare la guerra dei penultimi contro gli ultimi nella scala sociale e provocare rabbia, odio e infelicità diffusa nell’impossibilità di stare al passo del consumismo artefatto dalla logica del mercato. L’attuale sistema economico è insostenibile e destinato, se non fermato in tempo e invertito, alla catastrofe. Non si vede nessun reale cambiamento di rotta da parte della governance politica ed economica mondiale, basti ricordare il negazionismo di Trump o di Bolsonaro. La soluzione del problema non è certo la sostituzione del capitalismo “nero” (centrato sul petrolio e carbone) con il capitalismo “verde”, la cosiddetta green economy,: il capitalismo è un camaleonte e se il “verde” funziona meglio del “nero” per fare profitto cambierà colore!
Non è possibile difendere l’ambiente e il vivente senza giustizia sociale, questa Terra è la nostra unica Terra.

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