Le ore disponibili per le attività  alternative alla religione cattolica possono essere utilizzate anche per  consentire ai docenti precari spezzonisti di completare l'orario. È  quanto si evince da una circolare emessa dal direttore generale  dell'ufficio scolastico regionale per il Piemonte, Francesco de Sanctis  il 4 ottobre scorso (n32 , prot. 10364). In particolare, secondo  l'ufficio, tali ore possono essere assegnate a personale supplente già  titolare di altro contratto con il quale dovrà essere stipulato un  apposito contratto a completamento dell'orario d'obbligo. A questo  proposito l'amministrazione ha chiarito che le attività alternative  potranno essere liquidate in aggiunta all'orario già svolto e riferite  ai piani gestionali già utilizzati per il pagamento degli assegni  relativi al contratto principale. L'ufficio ha spiegato, inoltre, che i  docenti che svolgono attività alternativa alla religione cattolica, come  i docenti incaricati dell'insegnamento della religione cattolica  partecipano a pieno titolo ai lavori di tutti gli organi collegiali  della scuola. Comprese le operazioni relative alla valutazione periodica  e finale dei rispettivi i studenti che si avvalgono di detti  insegnamenti (cfr. Capo IV della circolare 316 del 28.10.1987). E in più  ha ricordato che l'art. 2 dell'ordinanza n. 42/2011, sulle modalità  organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di stato  conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado  nelle scuole statali e non statali, ha previsto la valutazione degli  alunni interni in sede di scrutinio finale da parte del collegio docenti  (art. 2), pertanto rientrano nella valutazione tanto l'insegnamento  della religione cattolica quanto le attività alternative .
La  circolare dirigenziale dedica, inoltre, uno spazio all'esplicitazione di  disposizioni essenziali per lo svolgimento delle attività. In primo  luogo, dunque, viene chiarito che coloro hanno chiesto di frequentare  attività didattiche alternative possono presentare specifiche richieste  in ordine ai contenuti da svolgere. E poi che il collegio dei docenti  delle singole scuole deve programmare una specifica attività didattica  alternativa (che rientra nel piano dell'offerta formativa) anche  valutando le richieste dell'utenza.  
Powered by Blogger.

