Come avevamo ipotizzato, nella giornata di oggi il MIUR e i sindacati della scuola hanno reso nota tutta la documentazione relativa alle operazioni connesse alla determinazione degli organici di diritto dei vari ordini di scuola per il prossimo anno scolastico.
Rispetto a quanto anticipato nelle bozze provvisorie dei giorni scorsi risulta tutto confermato.
In particolare dalla circolare ministeriale n° 25 a firma di Lucrezia Stellacci (sic!) che regolamenta tutti gli organici per il prossimo anno scolastico si evince che:
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la dotazione complessiva è pari 600.839 posti, uguale a quella dello scorso anno, ma si tratta come noto di una dotazione già pesantemente tagliata negli ultimi tre anni per effetto della manovra del Governo Berlusconi (come magra consolazione diciamo che almeno non sono state proposte ulteriori “razionalizzazioni”);
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la dotazione di ciascuna regione è stata ripartita per i 4 gradi di scuola e assegnata alle varie direzioni scolastiche regionali sulla base della previsione dell’andamento degli alunni, e quindi delle classi; l’organico delle singole scuole verrà determinato tenendo conto della ripartizione che effettuerà ciascun Direttore Regionale per le singole province e per i vari gradi di scuola.
Nel dettaglio dei punti principali:
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complessivamente nessun posto in meno, neanche per effetto della messa a regime dei vari percorsi di riforma. Nella scuola primaria, ad esempio, deve essere mantenuta complessivamente non solo la stessa dotazione organica dello scorso anno, ma nelle singole scuole non vanno sottratte le risorse derivanti dal tempo scuola a regime a 27 ore anche nelle classi quarte. Tali disponibilità devono restare per l’autonoma programmazione della scuola.
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la presenza di un richiamo esplicito al rispetto delle norme sulla sicurezza: speriamo serva per ridurre, almeno in parte, il sovraffollamento delle aule-pollaio.
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per quanto concerne le ore di insegnamento delle materie alternative alla religione cattolica, viene ricordato che il 7 dicembre 2011 è stata rilasciata la procedura per l’invio telematico dei contratti a tempo determinato per l’insegnamento di tali attività che restato regolati dalle disposizioni e dai chiarimenti fino ad ora forniti (nota n. 26482 del 7 marzo 2011).
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vengono individuate indicazioni più dettagliate per evitare il ricorso massiccio (e non solo nei casi mirati alla salvaguardia delle titolarità) alla costituzione di cattedre oltre le 18 ore contrattuali (speriamo che poi gli Uffici Territoriali Regionali e Provinciali non cerchino di fare i “furbetti” come è accaduto negli anni passati).
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