Nella
 notte tra domenica e lunedì 7 novembre una squadraccia neofascista si è
 introdotta nella sede del Centro Sociale Germinal Cimarelli.
 
Dopo aver devastato alcuni
 locali del centro sociale con vernice nera e scritte inneggianti ad
 Hitler questi personaggi hanno sfondato la porta della sede della
 Confederazione Cobas di Terni che si trova al primo piano del centro
 sociale di via del Lanificio, hanno gettato a terra oggetti, hanno
 tracciato delle scritte nella sede e hanno lasciato in bella vista
 sulla scrivania dell’organizzazione sindacale un grosso coltello
 con tracce di vernice rossa.
 
Consideriamo questo un atto
 grave frutto di una penosa ideologia con cui abbiamo fatto i conti
 oltre 70 anni fa.
 
Nonostante il chiaro scopo
 intimidatorio, i Cobas rivendicano e ribadiscono il loro totale
 impegno nelle lotte a favore dei lavoratori, dei precari , dei
 disoccupati, dei migranti, per la difesa della scuola pubblica e
 dell’ambiente e contro i progetti affaristici che attaccano la
 salute pubblica ed il territorio, come gli inceneritori o il nefasto
 acquedotto sul Nera.
 
 L’esecutivo Provinciale dei
 Cobas della scuola considera fuori dalla storia questo penoso
 tentativo di intimidazione e queste azioni squadristiche che
 continuano a caratterizzare le pratiche delle organizzazioni
 neofasciste, intrise di razzismo ed esaltazione del nazismo,
 nonostante le facciate perbeniste presentate in pubblico.
L’esecutivo Provinciale dei
 Cobas della scuola considera fuori dalla storia questo penoso
 tentativo di intimidazione e queste azioni squadristiche che
 continuano a caratterizzare le pratiche delle organizzazioni
 neofasciste, intrise di razzismo ed esaltazione del nazismo,
 nonostante le facciate perbeniste presentate in pubblico. 
 
Continueremo la nostra
 attività antifascista ancora più consapevoli della necessità di
 ricacciare queste carogne nelle fogne della storia da cui
 provengono, seguendo l’esempio del partigiano Germinal Cimarelli
 che dà il nome alla struttura dove -come sindacato di base- abbiamo
 scelto di collocare la nostra sede, in bel un quartiere operaio e
 multietnico offeso da questo atto vandalico.