Il Budget dello Stato per il triennio 2013-2015, è strutturato in due parti ed espone i costi che le Amministrazioni centrali dello Stato prevedono di sostenere nel periodo di riferimento, in termini di risorse umane, finanziarie e strumentali, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Andando a vedere, nel corposo documento della Ragioneria, le voci dedicate alla scuola è significativo notare che il Budget a Legge di Bilancio 2013 è così strutturato:
GESTIONE ECONOMICO/FINANZIARIA
SPESA TOTALE (cat. 1,2,3,12,21): 40.405.061
COSTI TOTALI : 40.351.302
COSTI PROPRI : 39.794.407
COSTI DISLOCATI : 556.895
SPESE DI PERSONALE (cat. 1+3): 39.450.893
COSTI DI PERSONALE : 38.826.915
SPESE DI FUNZIONAMENTO (cat. 2+12): 943.236
COSTI DI GESTIONE + STRAORDINARI: 960.108 (958.586 + 1.522)
SPESE D’INVESTIMENTO (cat. 21): 10.931
AMMORTAMENTI : 7.384
Il totale complessivo dei dipendenti del settore dell'Istruzione, ministeriali inclusi, è pari a 963.863.
Le missioni che costano di più sono quelle dedicate all' Istruzione secondaria di secondo grado , seguita dall' istruzione primaria , dall'istruzione secondaria di primo grado e dall'Istruzione prescolastica , poco o nulla le altri voci come il Sostegno all'istruzione .
Il costo del personale pubblico complessivo per l’anno 2013 ammonta a migl. di euro 74.844.277, con un’incidenza percentuale dell’88,24% sul totale dei costi propri delle Amministrazioni centrali e del 15,08% sul totale generale dello Stato, per il 2014 è pari a migl. di euro 74.593.288 e per il 2015 è pari a migl. di euro 74.281.640.
Analizzando la prima componente elementare dell’aggregato costo del personale, i costi previsti per le Retribuzioni, per l’anno 2013, ammontano a migl. di euro 73.072.935, per il 2014 a migl. di euro 72.826.770 e per il 2015 a migl. di euro 72.516.443 con un andamento in lieve diminuzione nell’arco del triennio di previsione .
Nel settore dell'Istruzione il costo del personale è pari a 39.275.807 migl. di euro per l’anno 2013 ed in leggera flessione per il 2014, pari a 39.042.433 migl. di euro e per il 2015, pari a 38.787.509 migl. di euro, più marcata risulta la diminuzione rispetto al dato 2012 (1,47%) e 2011 (0,41%). La variazione negativa registrata rispetto agli anni precedenti è strettamente collegata alle retribuzioni.
La contrazione è concentrata sugli Uffici Scolastici Regionali, in particolare sul Comparto scuola a seguito della riduzione degli organici del personale della scuola previsto dall’attuazione dell’art. 64 del decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008, convertito dalla legge n. 133 del 6 agosto 2008. Si rileva, tuttavia, che il piano programmatico, previsto dalla norma, deve essere certificato dal comitato di verifica tecnico-finanziaria composto da rappresentanti del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e del Ministero dell'Economia e delle finanze prima di divenire operativo.
Il Costo medio è pari, per l’anno 2013 a 39.436 euro ed è in lieve aumento sia rispetto al Budget rivisto 2012 (1,02%), sia rispetto al Consuntivo 2011 (0,23%). Per la voce Altri costi del personale si rileva un aumento del 23,08% rispetto al Budget rivisto 2012 e, molto più significativo, rispetto al Consuntivo 2011 (298,74%). La voce che determina il forte scostamento è Incarichi conferiti al personale, che comprende, a partire dal Budget rivisto 2012, oltre i “compensi per gli esami di Stato”, da sempre inseriti in questa voce, anche i costi relativi alle “supplenze brevi”, ai “contratti a progetto” ed ai “compensi dei revisori dei conti”. La voce Buoni pasto subisce un forte decremento rispetto al Consuntivo 2011 pari a migl. di euro 44.959 dovuto ad un diverso utilizzo delle risorse a disposizione e quindi a diversa imputazione di tali costi; a partire dal Budget rivisto 2012, infatti, si rileva, di contro, un pari aumento della voce Servizi di ristorazione-personale civile.
Deve essere annotato che la media del costo del personale dell'istruzione è la più bassa tra tutti i dipendenti pubblici, perché più bassi sono gli stipendi, e che le previsioni indicate nel citato budget corrono verso il basso, una flessione negativa che se da un lato comporterà un risparmio di spesa per lo Stato dall'altro comporterà una riduzione degli stipendi stante il mancato adeguamento al reale costo della vita ed il blocco dei contratti, una riduzione di personale dovuta alle cessazioni del servizio e non compensate da nuove assunzioni, ed un mero inevitabile sovraccarico di lavoro.
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