accesso alla pensione vs Fornero

sabato 13 luglio 2013 · Posted in , , , ,


È un piccolo passo avanti quello compiuto dalla XI Commissione della Camera impegnata nell'esame dei due disegni di legge che chiedono di dare la possibilità di accedere alla pensione con i requisiti richiesti dalla normativa precedente l'entrata in vigore della riforma Fornero, anche al personale della scuola che aveva maturato detti requisiti entro il 31 agosto 2012.
Nel corso della seduta del 4 luglio è stato infatti proposto un testo unificato dei due disegni di legge che contiene una importante modifica relativa alla copertura finanziaria dell'operazione, modifica che dovrebbe annullare le riserve poste dall'esecutivo e consentire in un tempo relativamente breve la trasformazione in legge del disegno di legge.
A decorrere dal 1° settembre 2013, si legge nell'art. 2 del testo unificato, sono aumentare le aliquote relative alla birra, ai prodotti alcolici intermedi e all'alcol etilico concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrativi, per un maggiore onere complessivo pari a 34 milioni di euro per l'anno 2013 e 103 milioni di euro a decorrere dal 2014.
Nei testi originari dei due disegni di legge, la copertura finanziaria era data da un contributo di solidarietà pari all'1 per cento della parte di reddito superiore al limite di 150.000 euro annui lordi.
Continua invece a non esserci alcuna certezza sul numero dei docenti e del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario che potrebbe usufruire della richiesta estensione e, conseguentemente, sugli oneri finanziari.
Secondo la maggioranza dei membri della Commissione presieduta da Cesare Damiano, per determinare il numero del personale scolastico che potrebbe avere maturato il diritto ad accedere alla pensione con i precedenti requisiti, sempreché maturati entro il 31 agosto 2012 non sarebbero credibili, se applicati alla fattispecie, sia i criteri di calcolo adottati dall'Inps (meccanismo statistico-attuariale fondato su diversi livelli di apprendimento, incluso il calcolo dei riscatti e dei periodi contributivi esterni o precedenti alla vita scolastica del personale interessato), che dal Miur (stime che fanno riferimento a un sistema di calcolo statistico, basato su serie storiche verificatesi in coincidenza con i picchi di uscita dal servizio registrati nell'imminenza di grandi riforme previdenziali).
Per l'Inps sarebbero 9.000, per il Miur appena 3.500. Le incertezze sul numero dei possibili beneficiari, se non ne verrà fornito in tempi brevi uno credibile, basato su dati reali e non su mere stime statistiche, potrebbero ostacolare il positivo prosieguo dell'iter del provvedimento.

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